Taccuino – Luigi Fontana

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Taccuino

Luigi Fontana – Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) 1827-1908

Penna e inchiostro su carta, cm. 20 x 27,7

Descrizione:

Per le sue non comuni doti di versatilità, che gli permisero di essere pittore, plasticatore, architetto, Luigi Fontana ha un posto di rilievo nel volume che Ernesto Ovidi dedica a Tommaso Minardi e alla sua scuola, pubblicato a Roma nel 1903.

Quello che si presenta in questa sede è un taccuino, eseguito nel periodo romano, non propriamente inedito perché già esposto nel 2018 nella mostra dedicata dalla Biennale Disegno Rimini al suo conterraneo Fortunato Duranti, intitolata Fogli della Follia e curata da Alessandro Giovanardi e dallo scrivente.

Sfogliandolo, risulta evidente un doppio registro: da un lato la ‘crudezza’ degli argomenti trattati nelle pagine scritte – i supplizi perpetrati dal Sant’Uffizio, o da Cesare Borgia detto il Valentino, la descrizione di un audafè (atto di fede) sempre dell’Inquisizione spagnola, il resoconto di Fontana testimone oculare di un episodio nella notte romana, in cui un cadavere viene gettato da due persone nel Tevere – dall’altro le immagini che accompagnano e commentano il testo, governate da una piacevolezza del disegno a penna di gusto tra neoclassico e purista, ma curiosamente sciolto e intimo, con una libertà di tratto che si differenzia anche dalla restante produzione grafica di Luigi, strettamente finalizzata alla realizzazione di opere d’arte.

Franco Pozzi